Pubblicato : 28/12/2018 17:29:17
Categorie : News
Nuova tassa nella Legge di bilancio del governo Conte: l’ecotassa sulle auto inquinanti. Numerose sono state le critiche mosse a questa iniziativa che, secondo le case produttrici di automobili, potrebbe causare un calo nelle vendite con conseguente riduzione dell’organico. Di contro, il Governo intende confermare gli incentivi previsti per auto elettriche ed ibride. Vediamo nel dettaglio cosa prevede l’ecotassa.
La Commissione Bilancio della Camera, nella discussione nel ddl Bilancio 2019, ha approvato un emendamento che prevede l'introduzione di un sistema di "bonus-malus". Questo sistema si applicherà sulle immatricolazioni di auto nuove ed in funzione delle emissioni di CO2 e sarà valido fino al 2021. L’intento è quello di applicare sulle auto nuove (dal primo gennaio 2019) un'imposta crescente all'immatricolazione che varia dai 150 ai 3.000 euro e, nello stesso triennio, di introdurre incentivi all'acquisto di veicoli ibridi o elettrici, variabile da 1.500 a 6.000 euro. L’ecotassa nasce, quindi, come deterrente all’acquisizione di auto di grossa cilindrata altamente inquinanti dal punto di vista delle emissioni.
L'emendamento 79bis della legge finanziaria bonus-malus riduce a due le fasce per il bonus, limitandolo a:
Sul lato del malus: viene aumentata la soglia di CO2 oltre la quale si applica l’imposta.
In altre parole, dal 2019 al 2021 chi acquisterà ed immatricolerà un veicolo M1 con prezzo inferiore a 45.000 euro (IVA esclusa), viene riconosciuto un Bonus in funzione delle emissioni di CO2 g/Km e di importo diverso a seconda che ci sia o meno la rottamazione di un veicolo M1 di classe Euro 0, 1, 2, 3 e 4. Il bonus sarà corrisposto attraverso uno sconto sul prezzo di acquisto, dal venditore. Il contributo non sarà cumulabile con altri incentivi. Allo stesso tempo chi acquisterà un veicolo nuovo M1 che emette al di sopra di 160 g/Km di CO2, dovrà pagare un’imposta malus parametrata secondo le seguenti fasce:
La nuova imposta, che si aggiunge a IVA, IPT e tassa automobilistica, si pagherà una tantum all’atto dell’immatricolazione. Il versamento da parte dell’acquirente dovrà essere effettuato attraverso modello F24. Per la determinazione del bonus o del malus in base alle emissioni di CO2 g/Km viene considerato il ciclo di prova NEDC, come riportato nel secondo riquadro al punto V.7 della carta di circolazione del veicolo.